5.0 km

PERCORSO 5.0 km


5000m

 


Una nuotata fantastica, dura ed in pieno stile ‘acque libere’. Capacità di orientamento e determinazione sono peculiarità del nuotatore che ha scelto questo percorso. La proponiamo con convinzione essendo il nostro percorso preferito.

La distanza 5.0 km (stesso percorso delle precedenti edizioni) è pensata per chi ha un buon allenamento, tanta passione per la natura e un folle amore (e già un po’ di esperienza) per il nuoto in acque libere.

Ore 14:30 si parte (partenza in acqua). Il tempo massimo è 2 ore e 30 minuti. La prima boa (posizionata ad 1 km dalla partenza) non si vede. Pronti via e si parte nella stessa direzione della gara da 1.5 km.  Guardando la boa davanti a noi, posizionata per la gara 1.5 km dobbiamo spostare leggermente la nostra rotta puntando il promontorio sulla destra; l’acqua è scorrevole e c’è una leggera ed impercettibile corrente favorevole.

Il percorso in questo tratto è delimitato dal confine naturale del Lago e dobbiamo avanzare verso la parte stretta davanti a noi. Ci lasciamo (circa 330 m dalla partenza) la boa della gara 1.5 km sulla sinistra alla quale non dobbiamo necessariamente passarci vicini, basta lasciarla a sinistra. Proseguiamo lungo tutta la parte stretta del Lago mantenendo la sponda destra e, quando la visuale del Lago inizierà ad allargarsi, vedremo sulla destra, un po’ in fondo, la nostra prima boa. Là avremo completato il primo chilometro. È un chilometro dove l’acqua è molto scorrevole e le cose più difficili sono mantenere orientamento, traiettoria e trovare il nostro passo.

Ci lasciamo la prima boa sulla sinistra facendo una leggera svolta e proseguiamo dritti puntando il campanile della Chiesa di San Felice al Lago (è l’unica chiesa ben visibile dal Lago). Affrontiamo così il secondo tratto di circa 950 m che ci porterà alla seconda boa. È un tratto lungo ma scorrevole dove sarà molto importante amministrare le energie ed evitare di andare fuori giri.

Poco prima della seconda boa sulla destra si trova una spiaggetta ‘Casa del Pescatore’ ricca di bagnanti impegnati a bere birre fresche ed a mangiare granite. La tentazione di una sosta è forte ma noi siamo dei duri veri e proseguiamo la nostra nuotata. Appena dopo la spiaggetta, se sulla destra vedrete una madonnina non spaventatevi, non siete troppo stanchi… è tutto normale… anzi avete un’ottima vista! Avete infatti visto la ‘Madonna del Lago’, statua di circa 1 metro di altezza che affiora a pelo d’acqua.

Ormai seconda boa (davanti a noi) e terza boa (sulla sinistra) sono ben visibili. Passiamo anche la seconda boa all’esterno e ci dirigiamo verso la terza boa. Tratto di circa 250 m, breve in se stesso, ma che ci farà capire subito cosa ci aspetta nel ritorno. Basta infatti un’occhiata in avanti per rendersi conto della corrente contraria che per il prossimo lungo tratto si farà sentire.

Passata la terza boa inizia un tratto duro. Manca ancora tanta strada da fare, la corrente spinge in direzione opposta e la prossima boa non si vede nella prima parte. Il canneto sulla destra è il prossimo obiettivo. Circa 500 m e raggiungiamo i canneti. Leggera correzione di traiettoria verso destra e troviamo dritta davanti a noi (a circa 1km di distanza) la quarta boa. La boa è lontana ma la sensazione della corrente contraria che cala metro dopo metro ci da tranquillità. Questo è un tratto molto lungo e ci riporterà alla prima boa della distanza 1.5km (da superare tenendola a sinistra).

Ormai la stanchezza è tanta e la corrente contraria che da un po’ di bracciate stiamo affrontando si fa sentire. Però la quinta boa è dritta davanti a noi e con l’obiettivo in vista insistiamo ancora bracciata su bracciata mentre vediamo sulla sinistra la zona della partenza / traguardo. Ormai sembra fatta, siamo vicini ma manca ancora un po’. Riusciamo però ad avere una chiara sensazione di quanto manca e possiamo così fare la conta delle energie rimaste per scegliere la miglior strategia del finale.

Con quasi 4.5 km sulle spalle superiamo anche la penultima boa (sempre all’esterno). 220 m e siamo già alla sesta ed ultima boa. Ci siamo, sono gli ultimi 330 m ed il traguardo ci sembra davvero vicino. Ma attenzione, gli ultimi metri sono i più duri di tutta la manifestazione. La corrente contraria è forte e ci sembra di essere fermi. Nuotiamo con gambe e braccia a tutta ma sembra proprio non si avanzi… non molliamo e piano piano andiamo avanti. Eccoci, ci siamo, ultimi sforzi e possiamo con soddisfazione dire, CE L’HO FATTA!

Si conclude così il giro, molto stanchi, soddisfatti e certamente emozionati.  Ora non ci resta che consegnare il Chip per il cronometraggio, foto di rito e dritti al ristoro!


La traversata del Lago di Endine è un evento benefico, parte del Circuito Principe dei Laghi, e promosso dalla PorchetFest.

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